Domenica, 29 novembre, comincia il nuovo anno liturgico. Una occasione di grazia. Possiamo ricominciare. L’anno profano ha per misura la rivoluzione della terra intorno al sole, quello liturgico fa percorre nella stessa durata tutto lo svolgimento del mistero della salvezza con Cristo. Ha per centro la morte e resurrezione del Signore e tutto gravita intorno ad esso. E’ l’organizzazione cristiana del tempo.
“Dio ha deciso di abitare in una nube oscura”(1R 8,12) Ma si manifesta a noi in Gesù, Dio si nasconde ancora sotto un velo che solo la fede può attraversare per scoprire i tratti del volto divino e rivelandosi rimane per noi il Mistero. L’anno liturgico è una scoperta progressiva di questo mistero fino a penetrarlo “Rivestitevi del Signore Nostro Gesù Cristo” è l’invito che Paolo ci fa all’inizio di quest’anno.
Per il fatto che l’anno liturgico è una avventura di scoperta di Cristo è caratterizzato dall’attesa. Cominciamo con attendere il suo Natale, poi la sua manifestazione (L’Epifania) quindi la sua Resurrezione (la quaresima) poi la venuta dello Spirito Santo(la Pentecoste) e poi la sua venuta alla fine dei tempi (il tempo ordinario). Queste attese non sono per farci ingannare il tempo ma ci portano davvero alla Venuta del Signore. Ogni attesa si conclude con “l’Oggi”
La chiesa vive nella sua liturgica come dei fatti attuali gli avvenimenti che commemora, li celebra come avvenimenti di ieri ma anche realmente dell’Oggi. “Oggi, Cristo è nato” si canta a Natale, “Oggi la stella conduce i magi al presepio” si canta all’Epifania, “Oggi” il giorno di Pasqua , dell’Ascensione e della Pentecoste. Non è una finzione che la Chiesa attualizza così gli avvenimenti passati della vita di Cristo perchè in realtà sono sempre attuali nel senso che continuano ed esercitare sull’umanità la loro virtù santificatrice e divinizzante.
Offrendoci un nuovo anno Cristo riprende il suo cammino con noi e ci invita di nuovo a seguirlo come discepoli. Non abbiamo niente da invidiare a quelli della Galilea, è vivo e presente per farci fare la stessa esperienza. Puoi stare con Lui e seguirlo ogni giorno attraverso l’Eucarestia che riceverai e dove potrai sperimentare che se ha salvato tutti, nell’Eucarestia viene solo per te, ti prende per mano e ti conduce.
Personalmente comincio questa avventura per l’ottantesima volta ed è vero che “rinnova come quella di un aquila la mia giovinezza”. Auguri anche a te.