Maria, mia madre

Nell’eremo in cui abito ho tante immagini della Madonna e ho notato che sono tutte nella stessa posizione: con Gesù in braccio o a mani giunte. Per quanto riguarda il primo atteggiamento lo trovo quanto mai naturale anche nel mio portafoglio ho la foto di mia madre con me in braccio ma il secondo , credo che voglia dirci qualcosa di preciso.

Perché non col grembiule a servire i poveri o da infermiera in un ospedale? No. Quando si è fatta vedere era sempre a mani giunte e col rosario in mano. È un messaggio preciso: la Madonna prega sempre e vuole che anche noi facciamo la stessa cosa.
Il Papa ci ha scritto una lettera per ricordarci che , essendo il mese di Maggio il mese di Maria, dobbiamo pregarla perché chieda al Padre che ci liberi dalla pandemia e di farlo sopratutto pregando il Rosario. Possiamo farlo da soli o in famiglia.
Da solo. Mi rivolgo alle persone sole che possono trasformare la loro vita in una vita di preghiera come quella di un certosino e di un camaldolese. Lo scorso anno predicando gli esercizi spirituali a delle suore ne ho incontrata una di novantasette anni in ottima forma che si lamentava perché nessuno le chiedeva più niente ma che si era organizzata con la televisione che la portava in tutto il modo a pregare. Mi presentò tutti i programmi televisivi delle varie emittenti dei santuari per cui assisteva a tre Messe al giorno e recitava diversi rosari recandosi a Fatima, a Lourdes, a Pompei e in altri santuari. Aggiungeva poi che aveva una ragione per sentire anche i telegiornali per avere cio’ per cui pregare. Le chiesi di mettersi anche in contatto con la mia cattedrale web, cosa che mi assicurò. Meraviglioso, la rete televisiva trasformata in rete di preghiera.
In famiglia. Potrebbe essere un problema recitare il Rosario se non si riesce a personalizzarlo. Provateci. Ciascuno dica un’Ave Maria e quando arriva a dire “prega per noi peccatori” aggiunga il nome per chi intende pregare, e vedrete che, come capita a me, le cinquanta Ave Maria non vi bastano.
Come avrete notato alla Madonna chiediamo soltanto di pregare per noi e glielo ripetiamo centinaia di volte per associarci alla Sua preghiera per manifestare a Dio le nostra povertà perché non si è mai tanto poveri come quando si prega.
Un problema. A parte la noia di ripetere per tante volte la stessa cosa “Ave Maria” ma anche la Madonna si stuferà, si annoierà, ci troverà monotoni ? Dirsi amore per due che si amano davvero non stanca mai , anzi si rinnova di volta in volta. Poi soltanto i vecchi e gli indaffarati sono privi di sentimenti o ne hanno perso la freschezza da non riuscire a stupirsi ne a godere più dei sentimenti degli altri. Facevo questa riflessione alcuni anni fa trovandomi in casa di mio nipote. Durante la cena I tre figli non ci lasciavano in pace , per poter star tranquilli mia nipote andò a mettere nella televisione il film del Re Leone. I tre ragazzi si precipitarono a prendere posto sul divano a vedersi la proiezione. Ad un certo memento mia nipote mi fece cenno di guardare : i due più grandi erano seri e la più piccola piangeva: il re leone stava morendo. Quel film lo avevano visto tante volte eppure erano ancora capaci di commuoversi. Maria è come quei bambini, la sua sensibilità non è invecchiata e tutte le volte che gli diciamo Ave Maria” è per Lei come la prima volta.
Ecco perché i santi non si stancavano mai di dire il Rosario. Non riesco ad immaginarmi Papa Wojtyla o Madre Teresa senza il Rosario in mano.
Cominciamo il mese di maggio salendo il Calvario per riascoltare da Gesù “figlio ecco tua Madre” e a Lei “Donna , ecco tuo figlio”.

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