Sta continuando la bufera in cui si trova la chiesa Tra i rischi di questo momento di confusione il più grave è quello di identificare la Chiesa con i suoi problemi per cui le ferite solitamente non vengono curate con delicatezza ma anche allargate per far apparire più drammatica la situazione. Quanto a gravità credo che non ci sia da sforzarsi tanto, ci ha già pensato Gesù : “Sarebbe meglio che si fosse messo una macina di mulino al collo e si fosse gettato nel mare chi ha scandalizzato uno di questi piccoli”.
Penso alla mia chiesa che mi ha generato alla vita divina. A quella familiare dove ho imparato a pregare dalla fede di mio padre ad amare dalla tenerezza di mia madre sulle cui ginocchia ho imparato i primi elementi del Vangelo. Penso alla mia parrocchia, ai miei preti, al mio parroco forte e servero per cui ci si poteva fidare, ai vice parroci entusiasti e felici di essere preti. Penso alla scuola dei salesiani dove ho frequentato le medie. In quegli anni fu beatificato Domenico Savio: riuscirono a farci venir la voglia di farci santi. Finalmente penso al mio seminario ricco di cultura e di tradizioni spirituali con preti giovani e anziani di tutto rispetto, alcuni coltissimi, altri uomini di Dio che accanto ad un vescovo austero e indiscutibilmente santo ci preparavano ad essere preti secondo la migliore tradizione fiesolana. Poi le parrocchie dove ho prestato servizio sia in Toscana che a Roma accanto a preti degnissimi. Poi i vari seminari dove ho avuto la responsabità di educare tanti giovani alla preghiera e all’amicizia con Cristo come direttore spirituale. Durante tutte la mia lunga “carriera” ecclesiastica non ho mai avuto occasione di imbattermi in qualcuno che mi proponesse il male o attentasse alla mia dignità di fanciullo, di ragazzo o di giovane. Mi sono confrontato con altri preti ed ho avuto la stessa risposta. Che sia capitato in un ambiente particolare? Non credo . Penso piuttosto che non siano mancate nella chiesa esperienze negative in cui il mondo e il demonio hanno preso il sopravvento fino a violare l’innocenza di coloro che Gesù amava avere accanto a se “Lasciate che i fanciulli vengano a me”; son certo che, anche se il male è tanto, non dobbiamo dimenticare che la Chiesa è Santa, non perché tutti i suoi membri son brave persone ma perché è generata continuamente da Cristo che continua a dare la vita per Lei. E insieme a Cristo milioni di suoi amici danno la vita ed operano quella trasfusione di amore nel corpo che lo rende sempre forte e vivace nonostante tutte le sue miserie e povertà. Gesù è nella Chiesa e non permetterà che il male prevalga su di essa. Non ho detto che non ci saranno più disordini, malattie e scandali, come non nego niente di tutto quello che sta venendo fuori e che continuano a cercare e ne avranno per un pezzo, ma Cristo riparerà il male e continuerà a donare la vita che non finisce. Anche questo è uno dei tanti momenti difficili che la chiesa attraversa nel deserto del mondo ma con la certezza che la traversata continuerà e si porterà dietro questa povera umanità della quale è a servizio e di cui è sacramento di salvezza. Fa impressione leggendo soprattutto alcuni interventi la competenza , la saccenza, direi, con cui si giudica la chiesa e si trovano le soluzioni per salvarla, non ultima le dimissioni del Papa.
Quando ero seminarista i classici nemici della chiesa e dei preti erano i comunisti che della chiesa ne dicevano di tutti i colori,e ricordo il gusto con cui leggevamo la lettera di Don Milani “A Pipetta”. “Il giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordatene Pipetta, non ti fidar di me, quel giorno io ti tradirò. Quel giorno io non resterò là con te. Io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso. Quando tu non avrai più fame né sete, ricordatene Pipetta, quel giorno io ti tradirò. Quel giorno finalmente potrò cantare l'unico grido di vittoria degno d'un sacerdote di Cristo: “Beati i... fame e sete”. Stare con la chiesa è stare con Cristo anche se sembra una “Casuccia piovosa e puzzolente”.
La Chiesa è la sposa di Cristo e sappiamo bene che Cristo è uno sposo geloso quindi è rischioso dir male della moglie di una persona gelosa e la cosa vale anche per “gli amici dello sposo”.