Gli effetti della Pasqua

La festa di Pasqua comincia come l’annuale ricordo della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù dell’Egitto ed è diventata il simbolo della liberazione di tutte le schiavitù. Pasqua significa passaggio ed esprime il passaggio fondamentale dalla morte alla vita. Tutta l’esistenza è un passaggio dalla morte alla vita. Gesù lo ha espresso portando l’esempio del chicco di frumento che per produrre la spiga deve morire.

Tutto il nuovo nasce dalla morte del vecchio: l’oggi nasce dalla morte dell’ieri, le nuove scoperte dal riconoscimento della propria ignoranza, chi sa tutto non imparerà mai niente, la crescita dei figli dalla progressiva separazione dai genitori, potremmo continuare fino alla descrizione di tutti i processi naturali.
E’ innegabile che la struttura della natura è di genere pasquale ma una cosa è parlare di morte e altra cosa è morire. La morte fa paura a tutti. Freud ha detto che tutte le paure si riassumono nella paura della morte, ed è vero. Tutte le morti fanno paura. Quella economica, come potrò andare avanti. Quella psicologica, come farò a vivere da solo. Quella morale, come riuscirò a sopportare una simile vergogna. Quella sociale, come potrò sopportare uno smacco simile, quella fisica si presenta come la fine di tutto. A queste morti non c’è che una risposta: la disperazione, lo sconforto. A tutte le morti ci potrebbe essere una via di scampo, un modo di illudersi ma alla morte fisica non ci sono uscite di sicurezza come scriveva il Card. Martini.
Dio ci da una risposta risuscitando suo Figlio da morte: la morte è stata vinta, e così ogni morte. Nonostante tutto ci sono ancora i sostenitori del potere della morte, come i soldati che vigilavano il sepolcro di Cristo. Ci sono i mercanti di morte, i diffusori della morte, coloro che vivono della morte degli altri: tutti coloro che creano tristezza e disperazione. La Pasqua è la protesta di Dio contro la morte. Credere significa prender parte di quel processo che si chiama Resurrezione

Cristo è risorto e risorgeremo anche noi. Ogni morte è stata vinta e con la fede nella resurrezione ci viene donato il seme della vita e della resurrezione: lo Spirito Santo che è lo Spirito del Risorto, la vita che non tramonta. Con la Pasqua si può ricominciare a sperare, si rinasce e ciò non vale soltanto su piano personale ma anche sociale e politico. Il mondo, tutta la creazione aspetta la Pasqua “con gemiti inesprimibili” perché vuol vedere la piena liberazione dei figli di Dio, uomini veramente pasquali.

 

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