Abbiamo detto più volte l’importanza della preghiera, sostanza di ogni religione. Gesù è stato essenzialmente un uomo di preghiera, ma come pregare? Me lo chiedeva una persona semplice, un’autentica contemplativa, la Settimia, che trascorreva giornate intere davanti all’Eucarestia a far compagnia a Gesù e parlare con Lui, eppure aveva la sensazione di non saper pregare: era la prova che si trattava di una grande orante.
Ogni giorno si rimpara a pregare ed oggi vorrei presentarvi un modo caro ad un grande santo, cardinale e teologo, il Cardinale Henri Newman che era solito pregare con le litanie della Madonna. Entrare nelle litanie è un bel modo di pregare. Litania vuol dire preghiera di supplica, si tratta di un’alternanza di domande con un’unica implorazione: Kyrie eleison, ora pro nobis, prega per noi. E’ una forma di preghiera di cui si trova un esempio nei salmi (135,70) e nella liturgia sotto forma di supplica. La chiesa ci presenta alcune litanie con la sua approvazione, quelle del Nome di Gesù, del Sacro Cuore, e del Preziosissimo Sangue, già presenti nel V secolo. Ci sono poi le litanie dei Santi che si recitano nei momenti in cui la chiesa ha bisogno di articolari grazie come la benedizione del Fonte Battesimale, le Ordinazioni dei vescovi, dei preti e dei diaconi, le professioni religiose e la consacrazione delle vergini. Le litanie più comuni per noi sono le cosiddette “Litanie Lauretane” perché le cantavano i pellegrini che salivano il colle di Loreto in pellegrinaggio alla casa di Nazareth.
Un modo di pregare è entrare in queste litanie, stare con i santi che si invocano, ricordarne il nome, richiamarne la testimonianza di fede che ci hanno lasciato e contare sulla loro preghiera. Stare con Maria invocata sotto vari titoli che corrispondono alle nostre necessità. Ciascuno ha la sua Madonna, come gli artisti hanno pitturato una immagine a cui hanno dato un nome, anche noi abbiamo una immagine che ci è servita per entrare in contatto con Lei. Ricordo con commozione un anziano emigrato di un paese interno della Sardegna, Villasalto, che con semplicità mi diceva di non andare mai in chiesa, a questo pensava sua moglie, però quando ogni anno, per la festa, vedo passare in processione la Madonna, con cui parlavo da bambino , mi commuovo sempre. Anch’io ho le Mie Madonne: quella con cui parlavo da bambino e a cui mi affidai partendo per il Seminario, la S.S. Annunziata di Firenze, la Madonna della Perseveranza, la Madonna della Fiducia, la Madonna di Bonaria, a ciascun titolo corrisponde un periodo della mia vita con le sue grazie e i suoi doni.
E’ bello poi, invocare la Regina dei santi, dei martiri, dei confessori, dei profeti, delle famiglie, della chiesa e immergerci nella fede di tutte queste categorie che riconoscono in Maria la loro Madre e Regina. E insieme a loro dire una cosa sola ”Prega per noi” , abbiamo fiducia in te, nella tua preghiera e siamo certi che come hai aiutato i martiri, i confessori, le vergini e tutti santi aiuterai anche noi.
Ciascun cristiano ha le sue litanie perché ha i suoi santi che non hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale della chiesa, a cui non si accendono le candele e non hanno in testa l’aureola ma di cui personalmente abbiamo conosciuto la fede e a cui dobbiamo la personale testimonianza di Cristo. Se mi facessero Papa, cosa probabilmente difficile, ne riconoscerei alcuni togliendoli dal loro nascondimento e mettendoli sul candelabro. I loro nomi fanno parte delle mie litanie personali che recito con devozione e dove ci sono i miei santi genitori, i miei vescovi, i miei educatori, quelli che mi hanno fatto uomo, cristiano prete e vescovo e che son certo mi aiutano a camminare sulle orme di Cristo e mi accoglieranno a casa quando sarà l’ora del mio ritorno. Quell’elenco delle mie litanie si allunga ogni giorno e spero anch’io un giorno di entrare a farne parte per coloro che mi hanno conosciuto.