Vi parlo della formazione della coscienza come la propone Sant’Ignazio nei suoi esercizi spirituali. E’ una forma di preghiera infatti si svolge tutta alla presenza di Dio e in dialogo con Lui. Come potrebbe essere diversamente dal momento che la sorgente delle nostra morale è la sua legge e la sostanza della nostra fede è il dialogo con Lui. Niente, quindi, senza di lui e tutto insieme a Lui. E’ un esercizio che ci viene proposto, seguiamolo quindi passo passo. E’ necessario mettersi alla presenza di Dio e cominciare
- Ringraziare Dio per i benefici ricevuti. E’ il punto di partenza. Se l’esame viene fatto alla fine di una settimana o di una giornata passare in rassegna tutti i doni ricevuti da Dio in quel tempo preso in considerazione. Premetto che non è facile essendo abituati a ricevere ogni genere di doni e di non ringraziare mai dal momento che il Signore continua a farceli ugualmente. Ad ogni dono ricevuto di cui si fa memoria concludere “Perché eterna è la tua misericordia”.
- Chiedere la grazia di conoscere i peccati e di eliminarli. E’ una grazia da chiedere con insistenza perché non è facile riconoscere i nostri mali e fare la verità sulla nostra vita. Anche qui passare in rassegna tutto il tempo che ci siamo proposti di esaminare e vedere, se il giusto pecca sette volte al girno, quante volte ho peccato io.
- Chiedere conto alla propria coscienza ora per ora, periodo per periodo, da quando ci si è alzati fino al momento dell’esame, prima sui pensieri, poi sulle parole e infine sulle azioni. La cosa può sembrare laboriosa e scoraggiante ma indispensabile per la retta amministrazione di quest’impresa straordinaria da gestire che è la nostra vita personale. Niente deve sfuggire perché chi è fedele nel poco sarà fedele anche nel molto
- Chiedere perdono a Dio per le mancanze. Certamente a Dio datore di ogni bene prima ancora di perdonare a noi stessi per aver sprecato la vita. Si sente necessità della richiesta di perdono nella misura i cui abbiamo sperimentato i grandi doni che ogni giorno Dio ci ha fatto. Pentirsi è indispensabile per essere perdonati, nessuno può ricevere il perdono se non ha il cuore pentito e umiliato.
- Proporre di emendarsi con la grazia. Proporre seriamente con un proposito serio e puntuale. Non basta dire sarò più buono ma non farò più quella determinata azione e per questo eviterò quelle occasioni e quelle situazioni.
In quattro secoli milioni di persone hanno esaminato e formato la loro coscienza alla scuola di Sant’Ignazio. Chi non lo ha sperimentato ci provi e scoprirà quanto c’è da lavorare su noi stessi per diventare persone coscienziose.
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