Dio ama tutte le famiglie?

Risposta 1

A seguito del mio intervento sul Vangelo della II Domenica nella cattedraleweb la Signora Maria Teresa mi scrive: “Dio ama le famiglie di qualsiasi genere esse siano? Dio crea la famiglia: maschio e femmina li creò e disse crescete e moltiplicatevi e riempite la terra”. Credo di aver capito il nocciolo della domanda: oggi ci sono tanti modi di vivere insieme. Possono chiamarsi tutti famiglia oppure possono farlo soltanto quelle che rispondono a certe condizioni?

E’ Dio stesso che ha creato la famiglia quando ha dato una compagna ad Adamo e gli ha intimato di riempire la terra e intendeva fare di quella coppia l’immagine di tutte le relazioni umane perfette “come una famiglia” fino a far intravedere la perfezione dell’umanità quando sarà “l’universale famiglia umana”. La famiglia è in tutte le culture e ognuna di esse si è data un diritto di famiglia: il modo di far nascere una famiglia e di farla vivere. Roma, col suo Diritto è stata maestra. La “Familia ” è il cuore di quella civiltà.
Gesù ha rivelato l’essenza della famiglia e l’atto con cui nasce lo ha elevato a sacramento: il matrimonio. Per cui la famiglia cristiana nasce dal matrimonio sacramento, ma la chiesa riconosce la dignità di famiglia a tutte quelle realtà che corrispondono al piano della creazione di Dio riconoscendo il valore al consenso espresso anche fuori dalla chiesa, per intendersi davanti alle autorità civili tanto che il vescovo può riconoscere ufficialmente quel consenso sanando “in radice” il matrimonio nato tanti anni prima fuori dalla chiesa.
Oggi si assiste a due modi di concepire il matrimonio: come “patto”, che nasce da un consenso ufficialmente espresso e come “Alleanza”, accordo tacito di vivere insieme che corrisponde alle attuali convivenze. Nel primo caso la famiglia ha una sua data di nascita che è quella del Matrimonio, nel secondo invece la famiglia si forma lentamente, e la sua nascita, quasi sempre, corrisponde a quella del primo figlio. Fino a quel momento la madre del figlio è la mia compagna , da quel momento è “mia moglie”. Prova di questo è il fatto che molte coppie che si preparano al matrimonio lo fanno dopo aver avuto il primo figlio.
Papa Francesco raccomanda ai sacerdoti di curare molto non soltanto le famiglie ma anche le convivenze dei giovani accompagnandole verso la celebrazione del matrimonio.
Ma quand’è che due persone che vivono insieme possono chiamarsi famiglia?
Il termine famiglia non è quindi un termine univoco, che si può negare a chi non è in determinate condizioni, ma un termine che analogicamente può essere dato a tutte quelle realtà che esprimono sostanzialmente la ragione del vivere insieme espressa dal creatore.
Soltanto chi si sente così può chiamarsi famiglia per cui esiste la famiglia allargata fatta da parenti meno stretti, la famiglia spirituale, come quella in cui vivo io: una comunità religiosa.
Dio che vuol condurre tutti gli uomini alla pienezza della verità riconosce senz’altro in tutte le famiglie un inizio di progetto che ha nel matrimonio la sua piena realizzazione.
Che Dio ami tutte le famiglie non c’è proprio nessun dubbio non soltanto perché Dio non può non amare ma anche perché Lui solo legge nel cuore dell’uomo e di conseguenza nel cuore di chi si dice famiglia.

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