Durante il tempo di quaresima siamo invitati ad entrare in una lotta spirituale alla sequela di Gesù: pregare con Gesù, digiunare con Gesù e condividere con i fratelli con Lui.
Come Gesù per tre volte ha resistito e vinto satana anche noi possiamo essere vincitori delle tre tentazioni.
Dobbiamo prendere tempo per la preghiera, in una vita agitata raccoglierci. Come Gesù anche noi scappare dalla folla per trovare il raccoglimento e stare col Padre. Spengere la radio, la televisione il computer scegliendo di metterci ogni giorno qualche minuto davanti al Signore. Far silenzio nelle nostre vite, uscire dalla superficialità e dare la priorità all’essenziale.
Il digiuno. L’ascesi è una realtà che ci fa paura. Non abbiamo l’abitudine di privarci di qualcosa anche se ci sono nostri concittadini che non hanno il necessario. La Chiesa ci ricorda certi atti penitenziali significativi: mangiare meno il venerdì, digiunare il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo; dominare i nostri istinti. Ma soprattutto attira l’attenzione sul nostro stile di vita che rischia di ispirarsi , sotto pretesto di modernità , alla mondanità e al peccato. Insieme a chi manca del necessario entriamo in questa quaresima come in un bagno di una nuova nascita.
La condivisione. Il digiuno non è soltanto privazione ma anche condivisione, elemosina. Usciamo dall’individualismo per pensare agli altri con spirito di fraternità. Non dimentichiamo il terzo mondo che vive i situazioni di estrema povertà. Anche il terzo mondo che ci è vicino, forse nella stessa scala.
La penitenza e la riconciliazione. La quaresima sarà tempo di conversione soprattutto se andiamo a ricevere il perdono del Signore nel Sacramento della Riconciliazione. Andare a ricevere il perdono di Dio ci impone di perdonare anche i fratelli abbattendo i muri che ci separano da loro. Chiedersi oggettivamente: quali muri devo demolire in questa quaresima? Dio mi perdona e anch’io devo perdonare per testimoniare che Dio è più grande del nostro cuore.
Alla fine della Quaresima ci attende la grande esperienza di sederci alla Mensa del Signore e farci lavare i piedi da Lui, salire sul Golgota e nella notte di Pasqua , con tutti i nuovi battezzati ,cantare l’alleluja pasquale tenendo in mano il cero che illuminerà il nostro volto.