Il mese di Novembre è tradizionalmente dedicato ai defunti. In oriente si ricordano il sabato precedente alla pentecoste, da noi il due novembre ma in ogni messa facciamo memoria e preghiamo per loro.
I primi cristiani celebravano i funerali in bianco perché in occasione della morte celebravano la gioia della Resurrezione. Quando i pagani amano i lamenti i cristiani cantano l’Alleluja.
Oggi sembra difficile perchè l’uomo stenta a credere nella vita che dona Dio. “Come il Padre risuscita i morti e da la vita, così anche il Figlio da la vita a chi vuole” (Gv 5,22).
Andiamo al cimitero a deporre il fiore della riconoscenza ai nostri parenti e benefattori ma ricordiamo che la vita non finisce lì. Davanti a quelle tombe in cui “sono stati seminati” in attesa della resurrezione professiamo la nostra fede nel Dio della vita. “Io credo risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore”
La chiesa ci invita anche a pregare per i morti. La preghiera per loro ci apre all’amore. La nostra preghiera, il nostro amore sono più forti della morte perché siamo uniti a Cristo che ci dona la vita.