Ce l’abbiamo fatta - e speriamo che non siano le “ultime parole famose”! - a non essere le vittime del coronavirus. Almeno materialmente parlando, perché socialmente e psicologicamente siamo ammalati tutti. Non parlo poi di noi candidati al “coronagloriae”, in quanto vecchietti, perché la cosa prende davvero del pittoresco.
“Dopo sessantadue anni di sacerdozio, trentadue di episcopato e ottantasei di vita ho pensato di offrire agli amici il frutto della mia esperienza”.
Anche quest’anno abbiamo fatto gli esercizi spirituali alla La Verna di cui vi avevo dato annuncio su questo sito “Cattedrale Web”.
Suscita un certo stupore la lettura dei giornali in cui si parla bene della chiesa e dei suoi vescovi. Eravamo abituati ad altri toni. Però sentir parlar bene di un amico fa sempre piacere e don Matteo è un amico anche se ci siamo frequentati poco.
Domenica 15 maggio la chiesa dichiarerà santi dieci nostri fratelli, cioè sono vissuti secondo il vangelo, anzi la loro vita è diventata vangelo per cui possono essere imitati con la certezza di fare quello che faceva Gesù.
Anche gli angeli custodi vanno in pensione, sono richiamati a casa forse per prender fiato e ricominciare un nuovo servizio. Ho pensato a questo il 27 marzo, quando mi è stata comunicato il ritorno in cielo di Suor Angela dopo novantacinque anni di vita e settantadue di servizio.